Terremoto a L’Aquila: emessi 7 avvisi di garanzia per il crollo di via XX Settembre
La Procura della Repubblica dell’Aquila ha emesso sette avvisi di garanzia per il crollo del palazzo di Via XX Settembre, al civico 79 di fronte alla Casa dello Studente, il condominio privato nel cui crollo morirono nove persone.
Si tratta del quinto filone di indagine nell’ambito della maxi inchiesta sul terremoto. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni. I provvedimenti sono in corso di notifica alle persone che secondo la procura avrebbero avuto responsabilità nei crolli.
Le persone indagate sono:
– Francesco Laurini e Armido Frezza, coamministratori della società Belvedere, proprietaria e realizzatrice dello stabile di via Nicolò Persichetti;
– Diego Scoccia, progettista architettonico e direttore dei lavori;
– Pietro Paoloni, progettista architettonico, strutturale e direttore dei lavori;
– Enrico De Cristofaro, collaudatore statico;
– Luigi Giuseppe Maria Bonifacio, firmatario della relazione geologica-tecnica;
– Renato Amorosi, dirigente pro tempore del settore Territorio sportello unico per l’edilizia del Comune de L’Aquila.
La Procura ha citato nell’inchiesta anche quattro persone decedute che furono coinvolte nella realizzazione dello stabile di via XX Settembre 79, risalente al 1963: si tratta di Domenico Cioni (deceduto nel 2002) e Angelo Berardi (deceduto nel 2001), titolare dell’impresa Cioni Berardi, committente ed esecutrice dei lavori, Alfredo Cortelli (deceduto nel 1981), progettista dell’architettonico e direttore dei lavori, e Salvatore Cimino, deceduto nel 2000, redattore dei calcoli di stabilità e direttore dei lavori strutturali.
Per i quattro deceduti i provvedimenti sono stati notificati agli eredi e riguardano soltanto eventuali azioni di risarcimento danni in sede civile da parte dei familiari delle vittime e dei feriti.