Oggi pomeriggio, essendo a L’Aquila per impegni universitari, ho approfittato ad andare nei pressi del centro storico ed essere presente all’arrivo dell’11esima tappa del Giro d’Italia, con partenza da Lucera. La pioggia è stata a dir poco fastidiosa ma comunque, per quelle due orette che sono stato lì, mi sono svagato abbastanza. Inoltre era presente anche Jarno Trulli durante la premiazione dei ciclisti e anche ciò mi ha fatto piacere.
Proprio nel post precedente ho parlato del video di Diego Zoro Bianchi che è stato proiettato prima del video Domà nel tendone di Piazza Duomo. Eccolo qui diviso in 2 parti.
Ieri pomeriggio sono stato in piazza Duomo a L’Aquila presso il tendone del Presidio Cittadino (l’avrete visto svariate volte in televisione) per un appuntamento molto particolare e interessante… e son contento che abbia riscosso un enorme successo. Sto parlando dell’anteprima del video Doma’.
Sembra davvero ieri eppure sono passati 365 giorni da quando l’aquilano ha tremato per circa 30 secondi… da quando la vita di 308 persone è stata distrutta… e, dopo quello che ho vissuto, da quando io ho capito quali siano davvero i problemi seri per cui vale la pena lamentarsi.
C’è un’informativa giudiziaria – riservata – redatta della Polizia dell’Aquila che accusa i vertici della Protezione Civile di omicidio colposo. Omicidio colposo per non aver dato l’allarme alla popolazione aquilana prima della scossa fatale del 6 aprile scorso.
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha firmato l’ordinanza per l’indizione di una giornata di lutto cittadino il 6 aprile, primo anniversario del sisma. L’ordinanza, che fa seguito a un atto di indirizzo del Consiglio comunale, prevede l’esposizione delle bandiere europea, nazionale e comunale a mezz’asta o abbrunate nelle sedi comunali e degli enti pubblici e privati.
La Procura della Repubblica dell’Aquila ha emesso sette avvisi di garanzia per il crollo del palazzo di Via XX Settembre, al civico 79 di fronte alla Casa dello Studente, il condominio privato nel cui crollo morirono nove persone.
E’ sfociata in tre avvisi di garanzia una delle inchieste penali più importanti sui crolli: quella riguardante il palazzo in cemento armato di via Gabriele D’Annunzio sotto le cui macerie morirono tredici persone e due rimasero ferite.
Il Procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, ha depositato oggi nella cancelleria del Gup del Tribunale dell’Aquila le richieste di rinvio a giudizio dei sette dei nove indagati per disastro colposo.
Nel pomeriggio, girovagando tra i gruppi Facebook dedicati al terremoto de L’Aquila sono capitato su una foto (qui di lato) raffigurante una targa in memoria di Elvio Romano, l’unico ragazzo che, tra tutte le vittime, conoscevo bene. Documentandomi sul web ho letto che agli inizi di febbraio gli è stata dedicata una scuola di Bojano, il suo paese. Davvero un bellissimo gesto che appoggio totalmente!