Torna la IV edizione di #mettiamocelointesta dell’UNHCR per l’istruzione dei bambini rifugiati
Un bambino rifugiato che non va a scuola non rischia di perdere l’anno, ma la vita. È questo il messaggio principale della quarta edizione della Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) #mettiamocelointesta per garantire ai bambini rifugiati l’accesso all’istruzione, metterli al riparo dalla violenza e aiutarli a costruirsi un futuro migliore.
Dal 26 gennaio al 16 febbraio 2020 si dona al numero solidale 45588.
Nel corso dell’ultimo anno accademico, oltre 3,7 milioni di bambini rifugiati in tutto il mondo non hanno avuto la possibilità di andare a scuola. Ma un bambino rifugiato che non va a scuola non rischia di perdere l’anno, ma la vita. È quanto emerge dal rapporto dell’UNHCR Stepping Up: Refugee Education in Crisis. Dei 7,1 milioni di bambini rifugiati in età scolare, più della metà non vanno a scuola. Eppure, per la sopravvivenza di un bambino rifugiato, la scuola è centrale al pari di una tenda dove ripararsi, del cibo o delle cure mediche. Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza decisiva dell’istruzione per il futuro di milioni di bambini rifugiati e di garantire loro accesso ad un’istruzione di qualità, dal 26 gennaio al 16 febbraio 2020 l’UNHCR lancia la quarta edizione della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Mettiamocelo in Testa. Un bambino rifugiato che non va a scuola non rischia di perdere l’anno, ma la vita” che si potrà sostenere con un sms o chiamata da rete fissa al numero solidale 45588.
Il rapporto mostra anche che con l’avanzare dell’età diventa più difficile superare gli ostacoli all’istruzione: solo il 63% dei bambini rifugiati frequenta la scuola elementare, rispetto al 91% su scala globale, mentre gli adolescenti iscritti alla scuola secondaria sono il 24%, a fronte dell’84% nel mondo.
“In un mondo pieno di conflitti e scontri, la comunità internazionale sta perdendo l’investimento più importante che ci sia: l’istruzione dei bambini e ragazzi rifugiati. Non possiamo e non dobbiamo permettere che questi bambini siano costretti a rinunciare all’istruzione, perché la scuola è la principale, e in molti casi l’unica, risorsa che ciascun bambino ha nell’immediato per sopravvivere, soprattutto in situazioni di emergenza” ha dichiarato Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR per l’Italia
Per l’UNHCR l’istruzione è parte integrante della risposta umanitaria alle più gravi emergenze internazionali. La scuola, infatti, è un luogo pacifico e sicuro, che mette al riparo i bambini dalla violenza e garantisce loro una rassicurante routine che gli permette di socializzare e superare il trauma della guerra. E poiché l’esilio di milioni di rifugiati può durare molti anni, l’obiettivo dell’UNHCR è di poter assicurare ai bambini rifugiati un’istruzione di qualità per tutta la loro vita scolastica e per farlo ha bisogno del sostegno di tutti.
“Assicurare l’intero ciclo di istruzione ai bambini rifugiati è un aspetto fondamentale per far sì che acquisiscano le competenze a loro necessarie per costruire per sé e per la loro comunità di appartenenza un futuro dignitoso e di pace” – ha dichiarato Laura Iucci, Responsabile del programma di raccolta fondi di UNHCR Italia – “La scuola è un luogo protetto dove i bambini traumatizzati ritrovano finalmente normalità e supporto psico-sociale. L’istruzione è il migliore antitodo a integralismi e oscurantismi ed è la premessa per un mondo più stabile e sicuro per tutti. Adesso l’obiettivo – conclude Iucci – è di permettere a 400 mila bambini di andare a scuola entro l’anno prossimo, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto con una chiamata da rete fissa o un sms al numero solidale 45588”.
I fondi raccolti con la campagna “Mettiamocelo in testa. Un bambino rifugiato che non va a scuola non rischia di perdere l’anno, ma la vita” sosterranno il progetto “Educate a Child”, avviato dall’UNHCR nel 2012 in 12 paesi: Siria, Iran, Pakistan, Yemen, Etiopia, Malesia, Kenya, Uganda, Ruanda, Sud Sudan, Ciad, Sudan. Da quando è stato avviato il progetto, nei 12 paesi coinvolti si è riusciti a garantire un’istruzione a 1 milione e 350 mila bambini. Nel solo 2018 sono state costruite e ristrutturate 293 classi; garantito sostegno economico per coprire le spese scolastiche a più di 17 mila famiglie; sono stati reclutati e formati 3.354 insegnanti. A tutti i bambini rifugiati l’UNHCR ha distribuito circa 256.313 libri di testo e altri materiali didattici e 66.661 uniformi scolastiche; infine ha fornito sostegno a 2.188 bambini con disabilità, che altrimenti non avrebbero potuto frequentare la scuola.
“#METTIAMOCELO IN TESTA, UN BAMBINO RIFUGIATO CHE NON VA A SCUOLA NON RISCHIA DI PERDERE L’ANNO, MA LA VITA.”
Per garantire ai bambini rifugiati in 12 Paesi – Siria, Iran, Ciad, Pakistan, Yemen, Etiopia, Malesia, Kenya, Uganda, Ruanda, Sud Sudan, Ciad, Sudan – l’istruzione, proteggerli dalla violenza e aiutarli a crescere e a superare il trauma della guerra e della fuga, si può sostenere la campagna “Mettiamocelo in Testa” dal 26 gennaio al 16 febbraio 2020 con una chiamata da rete fissa o un sms al numero solidale 45588. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, iliad, Coop Voce, Tiscali oppure di 5 euro per le chiamate da rete fissa Vodafone, TWT, Convergenze, PosteMobile, di 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb e Tiscali.
PARTNER E CELEBRITIES ACCANTO AD UNHCR PER LA CAMPAGNA #METTIAMOCELOINTESTA
Sono tanti i personaggi noti che hanno deciso di aderire alla campagna, tra questi Alessandro Gassmann, Lorena Bianchetti, Nicole Grimaudo, Lino Guanciale, Francesco Pannofino, Francesca Cavallin, Carolina Crescentini, Cecilia Dazzi, Raz Degan, Simone Montedoro, Paola Saluzzi e Greta Scarano.
La campagna gode del sostegno della RAI – Responsabilità Sociale: dal 26 gennaio al 16 febbraio la campagna sarà promossa sui principali contenitori di intrattenimento e informazione delle reti RAI e sul sito www.rai.it L’iniziativa sará inoltre sostenuta anche da SKY per il Sociale, LA7 e TV2000. Mettiamocelo in testa ha ricevuto il supporto fondamentale anche delle compagnie telefoniche Wind Tre, TIM, Vodafone, Coop Voce, Convergenze, Tiscali, TWT, Fastweb.
Anche il mondo del sport scenderà in campo per sostenere la campagna UNHCR. La Serie A dedicherà la 22ma Giornata di Campionato in programma l’1 e 2 febbraio, con iniziative dedicate in tutti gli stadi italiani. Tra i testimonial sportivi che sosterranno l’iniziativa, i campioni Demetrio Albertini, Beppe Bergomi, Alessandro Costacurta; il centrocampista dell’Inter e della Nazionale del Ghana Kwandwo Asamoah e la schiacciatrice dell’Imoco Volley e della Nazionale Miriam Sylla.
Non dobbiamo permettere che i bambini siano costretti a rinunciare all'istruzione. Un bambino rifugiato che non va a scuola non rischia di perdere l'anno, ma la vita. > Aiutalo con un sms o chiamata da rete fissa al numero solidale 45588. #mettiamocelointesta @UNHCRItalia pic.twitter.com/5UbSIzuE0u
— Luca Rosati (@rosati_luca) February 4, 2020