L’Aquila, crollo di via Campo di Fossa resterà senza colpevoli
Non ci sarà giustizia per le 27 persone, in gran parte giovani e giovanissime, che persero la vita con il crollo del palazzo di via Campo di Fossa al civico 6B nella notte del sei aprile 2009.
Tutti i possibili indagati, infatti, otto in tutto, sono morti. Si tratta di progettisti e costruttori dell’edificio deceduti nel corso degli anni. Per questo la Procura della Repubblica ha chiesto al gip l’archiviazione dell’inchiesta aperta per verificare le responsabilità penali in uno dei palazzi dove si registrò il maggior numero di vittime.
La richiesta arriva a conclusione di una lunga e complessa indagine fatta anche di consulenze tecniche sulle cause del crollo; non ci sono progettisti, costruttori e controllori perseguibili penalmente, nonostante le indagini abbiano comunque evidenziato responsabilità a carico dei costruttori e dei funzionari del Genio civile dell’epoca, che avevano accertato la conformità di quell’edificio alla normativa antisismica.
Tuttavia, se è vero che non si può procedere penalmente nei confronti dei morti, i legali delle vittime stanno pensando ad intraprendere una azione civile risarcitoria contro gli eredi.