Giovanni Paolo II Beato
Alle 10.37 Ratzinger pronuncia la formula della beatificazione di Karol Wojtyla – Giovanni Paolo II: “Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Agostino Cardinale Vallini, Nostro Vicario Generale per la Diocesi di Roma, di molti altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni anno il 22 ottobre. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.”
Sei anni e un mese dopo la morte Karol Wojtyla è stato proclamato beato dal suo successore Benedetto XVI. Accolta la richiesta del vicario di Roma Agostino Vallini, Ratzinger ha letto la formula latina che annovera il papa polacco tra i beati. È la causa di beatificazione più veloce della storia della Chiesa. Festa del nuovo beato, ha confermato il Papa, sarà il 22 ottobre, anniversario dell’elezione al pontificato.
Ascoltate le parole di Benedetto XVI, l’immensa folla di piazza San Pietro è esplosa in un lunghissimo applauso. Tanta la commozione sui volti degli oltre un milione di pellegrini arrivati a Roma per celebrare e festeggiare il nuovo Beato. Lacrime, cori, fedeli in ginocchio sui sampietrini per le strade e nelle piazze limitrofe a piazza San Pietro hanno salutato così il Beato Karol Wojtyla.
Intanto veniva scoperto l’arazzo con l’effige del nuovo beato, che campeggia sulla loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro, ricavato da una immagine fotografica del papa polacco. scattata dal freelance polacco Gregor Galazka. Poi è cominciata la celebrazione eucaristica. Che ha spento le voci di molti che gridavano il nome di Giovanni Paolo II: al microfono è stato infatti chiesto il silenzio per un maggiore raccoglimento. E intanto il cielo di Roma è diventato azzurro ed è anche uscito il sole, a dispetto di tutte le previsioni che parlavano di pioggia.
Una ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II è stata portata a papa Benedetto XVI, subito dopo la proclamazione della beatificazione, da suor Tobiana, molto vicina a Wojtyla, e da suor Marie Simon Pierre, che da Giovanni Paolo II fu guarita dal Parkinson, il miracolo grazie al quale il Vaticano ha potuto giustificare la beatificazione.