Al Mondadori Store di Milano la mostra “David Bowie The Real Face”
Nell’anniversario della scomparsa di David Bowie, ieri il Mondadori Store di Piazza Duomo a Milano ha celebrato il grande artista con un evento speciale e una mostra dal titolo “David Bowie The Real Face” che vede la presenza di diverse opere degli artisti Andy Fluon, Giovanna Fra, Bianca Lodola, Marco Lodola e Sergio Pappalettera. Ognuno di loro ha interpretato Bowie attraverso la propria tecnica.
Eccezionalmente esposto al pubblico anche il calco originale del volto di David Bowie, realizzato nel 1975, durante le riprese di “The man who fell to Earth” (L’uomo che cadde sulla Terra).
In quel film Bowie indossava varie maschere e il calco era servito ai costumisti per prepararle della misura perfetta. Un’opera straordinaria che Red Ronnie, dopo averla acquistata negli anni ’90 da Sotheby‘s, si è fatto autografare da Bowie durante un’intervista al Roxy Bar.
La serata evento di ieri sera ha visto anche la partecipazione di Red Ronnie e una performance musicale di Andy Fluon dei Bluvertigo.
La mostra, parte del ciclo St-Art, l’artista del mese (il progetto culturale ideato e promosso da Mondadori Store in collaborazione con Art Relation di Milo Goj), sarà aperta fino al 5 febbraio e dopo continuerà al Teatro Ariston per il Festival di Sanremo.
In un’intervista televisiva del 1976 David Bowie dichiarò: “Sono sempre stato impressionato da tutte le forme d’arte del XX secolo, e la mia personale interpretazione deriva da esse, dall’espressionismo al dadaismo”. Aggiungiamo noi, dalla somma di esse: il segno distintivo del suo stile è il sincretismo e una visionaria forma di sinestesia. L’eclettismo del suo stile ha portato alla creazione di molti nuovi canali di percezione e sorprendenti confronti, lasciando un’impronta indelebile, che si è moltiplicata e continua a moltiplicarsi nell’immaginario collettivo del pianeta.
Provocatorio uomo di teatro e amante delle maschere. L’artificio è la sua parola d’ordine. Bowie è un dandy per il quale la maschera è una forma d’arte. Così la musica non è il solo e nemmeno il principale canale attraverso il quale Bowie, da iconoclasta e creatore di immagini, fece conoscere la propria visione del mondo e la sua padronanza della visualità che si manifestava proprio in un acuto istinto ritrattistico
Del 1976 è anche L’uomo che cadde sulla Terra, film in cui Bowie è un alieno che precipita sulla Terra, ritrovandosi solo nella provincia americana: un extraterrestre che si nasconde dietro il volto di un uomo. Quando la maschera umana cade, si rivela la creatura Bowie nelle sue “vesti naturali”, quelle di un alieno androgino con occhi da serpente, un’altra versione straniera del suo Ziggy Stardust.
Così si sviluppa la mostra dedicata al “vero volto” di David Bowie, non certi che il titolo si riferisca al calco in gesso che rivela come una sindone il suo aspetto umano, quanto piuttosto alle visioni che lo circondano e che si rivelano quando cade la maschera.
(Fonte mondadoristore.it)
“David Bowie The Real Face”: inaugurata oggi al @MondadoriStore di Milano la mostra dedicata a @DavidBowieReal. 🙂 #TheRealFace #DavidBowie pic.twitter.com/p1LHYgItfg
— Luca Rosati (@rosati_luca) 10 gennaio 2017
Il calco originale del volto di @DavidBowieReal realizzato nel 1975 durante le riprese di The Man Who Fell To Earth #TheRealFace #DavidBowie pic.twitter.com/M9EF3Vx90z
— Luca Rosati (@rosati_luca) 10 gennaio 2017