Cosa c’è a L’Aquila
Dal blog Terremoto: dove gli altri non arrivano:
Qui Marta. Sono tornata da L’Aquila. Scrivo queste parole di getto.
Andare a L’Aquila è un cazzotto nello stomaco. Ho visto lo stato del territorio, ho parlato con le persone, loro hanno parlato con me, ho lavorato per loro e sono stata loro ospite. buy stromectol baikalpharmacy.com C’è molto che non va laggiù, e ora che sono stata lì e ho visto coi miei occhi lo posso dire con certezza. ivermectin 1.87% paste
Ci sono le case pericolanti, sventrate, che a tre mesi dal terremoto per grandissima parte non sono ancora state puntellate, con i rischi conseguenti. I Vigili del Fuoco ordinano le assi per le puntellature, e poi le aspettano mentre si litiga su chi le dovrà fornire. Questo con buona pace di chi magari ha una casa agibile, ma non abitabile, perché la casa accanto, pericolante e non ancora messa in sicurezza, rischia di crollarle addosso.
Ci sono le cucine da campo in via di smantellamento, sebbene i campi non chiuderanno a breve. ivermectin 10% La gente sa che presto la Protezione Civile, gli aiuti e i volontari spariranno (già scarseggiano!). Gli aquilani hanno paura di essere abbandonati, di essere ricacciati a forza nelle case o di dover trascorrere l’inverno in tenda.