Curiosità ed Eventi, Vita

Conosciamo Corropoli

Come tutti sanno, maggiormente gli studenti UnivAq, dopo la scossa del 6 aprile l’intera organizzazione universitaria de L’Aquila è stata “fermata” totalmente i primi giorni post-terremoto, per poi riprendere abbastanza lentamente i giorni dopo. Ogni tipologia di facoltà dell’aquilano è stata momentaneamente spostata (e chissà per quanto tempo) per quasi l’intero Abruzzo: Ingegneria Meccanica ed Elettrica ad Avezzano, Ingegneria Civile a Sulmona, Fisica ai Laboratori dell’INFN, Psicologia ad Avezzano… e via via tutte le altre, come potete leggere quì e quì.

Teniamo presente che tutti gli studenti (volenti o no) dovranno spostarsi, mentre non tutti i docenti hanno confermato di farlo e preferiscono usufruire della didattica on-line E-Learning@AQ, inserendo materiale idoneo per lo studiare “a casa”. Peccato che il materiale NON ce lo mettono… ma non voglio fare critiche nè su questo nè su altri problemi che hanno creato. Il silenzio vale più di mille parole!

Nel mio caso personale, e quindi per la mia facoltà di Informatica, come sede temporanea è stato scelto il comune di Corropoli.

Conosciamolo un pò… 🙂

Corropoli è un comune di 4.418 abitanti della provincia di Teramo, da cui dista circa 35km. Arroccato su un colle a 132 mt sul l/m., da lì si possono ammirare il mare Adriatico e il gruppo montuoso del Gran Sasso.

CENNI STORICI (tratto da Wikipedia)

Secondo le fonti più accreditate il suo nome deriva dal latino “Collis Ruppuli“, ovvero “Colle di Ripoli”. Ripoli è il nome dell’insediamento neolitico che sorgeva in parte sul territorio dell’attuale comune di Corropoli. Fu il medico condotto del paese, Concezio Rosa, a scoprirlo nel 1871. Nel III secolo a.C., l’area di Corropoli entrò a far parte dell’Impero Romano insieme alle zone circostanti. I Romani costruirono sul suolo Corropolese ville e templi pagani.

Tra il 1393 e il 1760 Corropoli è sotto il dominio degli Acquaviva, i 19 duchi di Atri. A Corropoli si trova prova della diffusione del cristianesimo durante questo periodo. Sono arrivati fino a noi infatti le suggestive chiese e monasteri come L’Abbazia S. Maria di Mejulano (“la Badia”), il Monastero di Gabbiano e (più tardi) la Chiesa Parrocchiale di Sant’Agnese, il Convento di S. Maria degli Angeli, la Chiesa di S. Giuseppe e la Chiesa di S. Donato. Risale a questo periodo anche la costruzione della Torre Campanaria di Corropoli, che oggi è considerato il simbolo della città. Ad opera di mastro Antonio da Lodi e della sua scuola, la torre è stata eretta tra il XV e il XVI secolo e fa parte di un gruppo di quattro campanili “fratelli” della provincia di Teramo (gli altri 3 sono quelli di Teramo, Atri e Campli).

Nel 1393 Corropoli passò sotto il dominio della famiglia Acquaviva. Sotto gli Acquaviva, Corropoli conobbe un periodo di fortificazione, vennero costruite solide mura ed un castello baronale nel perimetro che oggi è occupato dalla piazza del paese. Il 12 febbraio 1528 Corropoli fu data in dote a Dorotea Gonzaga, Marchesa di Bitonto. Nel 1541 Dorotea Gonzaga regalò Corropoli ed altre terre a suo nipote Baldassarre Acquaviva. Nel 1694 Corropoli apparteneva alla principessa Francesca Caracciolo, moglie di Giosia degli Acquaviva, che l’aveva avuta in dote. Corropoli rimase agli Acquaviva fino alla scomparsa di questa famiglia, avvenuta nel 1760 con la morte della duchessa Isabella Strozzi. Dopo la scomparsa degli Acquaviva, venne demolito il castello baronale per far spazio alla Piazza Pie’ di Corte (“ai piedi della corte”, in riferimento agli Acquaviva), che ogni turista può tutt’oggi ammirare visitando il paese. Per saperne vi è la pagina Wikipedia.

ITINERARI TURISTICI

Tratto dal sito ufficiale del comune di Corropoli:

  • Piazza Piè di Corte e Fontana: ultimata nel 1836 e costruita demolendo i resti di un castello baronale, costituisce il cuore del paese.
  • Torre Campanaria: risalente al XV-XVI secolo, opera del maestro Antonio da Lodi, è uno dei famosi quattro campanili “fratelli” della Provincia di Teramo: Atri, Campli, Corropoli, Teramo).
  • Abbazia di S. Maria di Mejulano (“Badia”): monastero Benedettino costruito sui resti di un tempio pagano dedicato alla Dea Flora. Il monastero viene ricordato già nel 1018 in una donazione del Cartulario della Chiesa Teramana.
  • Chiesa Parrocchiale di Sant’Agnese: di epoca Barocca, il primo nucleo risale al periodo medioevale e fu costruito sui resti di un edificio di epoca romana. Recentemente restaurata presenta dei notevoli dipinti dell’Ottocento. E’ Santuario Mariano della Madonna del Sabato Santo.
  • Convento di Santa Maria degli Angeli: santuario ‘Madonna del Sabato Santo’. Convento dei Minori Osservanti, inaugurato il 6 giugno 1694. Per lungo tempo diroccato, ora è in fase di restauro.
  • Monastero di Gabbiano: fondato dai Benedettini Cassinesi intorno al XII secolo, la Chiesa sul finire dell’Ottocento ha perduto le due navate laterali.

MONUMENTI

Tratto dal sito ufficiale del comune di Corropoli:

  • Monumento ai Caduti e Dispersi in Guerra: monumento inaugurato il 22 dicembre 1974. Il monumento mostra un giovane soldato caduto che riposa su un sarcofago. Una figura di donna simboleggia l’Italia: porta il braccio destro in alto (la vittoria della Prima Guerra Mondiale) mentre ci si presenta mutilata del braccio sinistro (la sconfitta della 2a guerra mondiale).
  • Monumento a Padre Pio: su iniziativa del comm. Livio De Berardinis affiancato da un comitato comprendente vari cittadini della Val Vibrata e col contributo dei cittadini, il 25 giugno 1989 fu inaugurato a Corropoli un monumento in bronzo raffigurante Padre Pio di Pietralcina, (beatificato nel 2002) realizzato dai fratelli Finardi di Bolzano.
  • Monumento all’Emigrante: in località Bivio di Corropoli, l’opera è composta da due figure a grandezza naturale, fuse in bronzo statuario e rappresenta una madre mentre saluta il figlio che parte per la terra straniera, con in mano una valigia piena di speranze.