Sembra davvero ieri eppure sono passati 365 giorni da quando l’aquilano ha tremato per circa 30 secondi… da quando la vita di 308 persone è stata distrutta… e, dopo quello che ho vissuto, da quando io ho capito quali siano davvero i problemi seri per cui vale la pena lamentarsi.
C’è un’informativa giudiziaria – riservata – redatta della Polizia dell’Aquila che accusa i vertici della Protezione Civile di omicidio colposo. Omicidio colposo per non aver dato l’allarme alla popolazione aquilana prima della scossa fatale del 6 aprile scorso.
La settimana scorsa ho partecipato, per la prima volta, alla VIIIa edizione del My Special Car Show, il salone dell’Auto Speciale e Sportiva di Rimini dedicato agli appassionati di tuning. Un’esperienza che vedrò di ripetere l’anno prossimo!
Sono passati già cinque anni dalla morte dell’uomo vestito di bianco che veniva dall’Est. Ma in cinque anni non è cambiato nulla, milioni di persone portano ancora nel cuore Papa Giovanni Paolo II.
Girovagando su Facebook ho visto questa immagine di un articolo di giornale di 13 anni fa!!! Che ne pensate?
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha firmato l’ordinanza per l’indizione di una giornata di lutto cittadino il 6 aprile, primo anniversario del sisma. L’ordinanza, che fa seguito a un atto di indirizzo del Consiglio comunale, prevede l’esposizione delle bandiere europea, nazionale e comunale a mezz’asta o abbrunate nelle sedi comunali e degli enti pubblici e privati.
La Procura della Repubblica dell’Aquila ha emesso sette avvisi di garanzia per il crollo del palazzo di Via XX Settembre, al civico 79 di fronte alla Casa dello Studente, il condominio privato nel cui crollo morirono nove persone.
Oggi Ayrton Senna avrebbe compiuto 50 anni. Sono passati sedici anni da quella maledetta domenica del 1 maggio 1994 che ci ha portato via quello che per tanti appassionati di F.1 è stato il più grande pilota di F.1 dell’epoca moderna e mai come oggi, per chi ha vissuto quei momenti, sembrano fatti accaduti ieri.
E’ sfociata in tre avvisi di garanzia una delle inchieste penali più importanti sui crolli: quella riguardante il palazzo in cemento armato di via Gabriele D’Annunzio sotto le cui macerie morirono tredici persone e due rimasero ferite.