Marco Zamperini, uno dei padri di Internet italiano, ci ha lasciati questa notte, all’improvviso.
La tanto proclamata rinascita de L’Aquila è sempre più lontana se col passare del tempo più e più attività chiudono le saracinesche per sempre!
«L’Aquila è il simbolo estremo della grande stagnazione dell’Italia»: così scrive il Financial Time, dedicando un’intera pagina alle sorti della città.
“A L’Aquila sta peggiorando tutto!”: così mi viene da descrivere la situazione attuale nell’aquilano, dopo 4 anni dal terremoto del 6 aprile 2009.
La “new town” del Progetto C.A.S.E., sorta per ospitare gli sfollati del terremoto a L’Aquila, è stata costruita senza rispettare le norme antisismiche.
Il Decalogo del terremotato consapevole, del collettivo aquilano 3e32, invita i cittadini emiliani a “non lasciare devastare il territorio”.
E’ morto sabato Shaun Wilson-Miller, tenendo la mano di suo padre, dopo aver perso contro la malattia al cuore. Il suo video di addio aveva commosso il web.
A 3 anni da oggi, come è la situazione a L’Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009? Cosa (non) è cambiato: transenne, macerie, silenzio… ci sono ancora.
Massimo Cialente, sindaco de L’Aquila: “Buttati via 40 milioni di in tre anni per pagare le spese di emergenza causate dalla mancanza di ricostruzione”.
Un saluto in grande stile all’insegna della commozione quello che i piloti hanno dedicato ieri a Marco Simoncelli a Valencia.