Cronaca, Televisione

Addio Mike !

Mike Bongiorno
Mike Bongiorno

Dieci minuti fa ti avevo visto in tv nel tuo spot con Fiorello… ora invece leggo l’epilogo della tua vita: ADDIO MIKE BONGIORNO ! Non mi vergogno a dire che mi sei sempre stato simpatico e sei (stato) una colonna portante della televisione che apprezzavo tempo fa!

Tratto dal Corriere della Sera.it:

MILANO – La televisione italiana perde uno dei suoi padri più conosciuti e famosi: Mike Bongiorno. Il popolare presentatore è deceduto durante una breve vacanza a Montecarlo. A darne notizia è stato il telegiornale di Sky, l’emittente per la quale Bongiorno avrebbe dovuto condurre un nuovo telequiz, dopo aver recentemente abbandonato il gruppo Mediaset, di cui era stato da sempre uno dei principali volti. Il decano dei presentatoriaveva 85 anni: è stato colto da un infarto nella sua casa del Principato. Proprio lunedì il popolare conduttore era partito da Milano per trascorrere un breve periodo di riposo prima di tuffarsi nella nuova avventura televisiva sulle reti di Rupert Murdoch.

«SCOMPARE UN GRANDE AMICO» – «Mi dispiace molto, era un amico, scompare un grande protagonista della storia della tv italiana» ha commentato a caldo Silvio Berlusconi, che negli anni Ottanta riuscì ad ingaggiarlo strappandolo alla Rai. «Sognava di diventare senatore», ha aggiunto il premier. Unanime il cordoglio del mondo della televisione. «Mike era l’essenza della televisione italiana» è invece il ricordo di Maurizio Costanzo. «Mi colpiva di lui la sua capacità di costruire i suoi errori e le sue gaffes». «È stato il primo divo della tv» ha detto poi l’altro decano dei presentatori italiani, Pippo Baudo, mentre per Piero Chiambretti Bongiorno resta una «figura immortale».

Le prime notizie su ANSA e Il Messaggero.

Da L’Unione Sarda.it:

NAPOLITANO Mike “resta uno straordinario esempio di laboriosità e capacità professionale, di simpatia comunicativa, di vicinanza al gusto popolare“, dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che di Bongiorno ricorda “il coraggioso contributo alla Resistenza, il scostante rispetto per le istituzioni democratiche e, sul piano personale, il tratto signorile e misurato“.

SCHIFANI E FINI Con lui se ne va un pezzo di storia italiana“, sottolinea il presidente del Senato Renato Schifani, mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini coglie in Mike “il simbolo positivo di una tv costruita con educazione, intelligenza ed ironia“.

ZAVOLI E CONFALONIERI Il suo ruolo fu provvidenziale nel dopoguerra, riflette Sergio Zavoli: “Diventò una sigla, come la Fiat, e trasformò il quiz nel modo nuovo di concepire la speranza“. E’ “sorpreso” e addolorato” per la morte del re del quiz anche Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset: “Mike era un uomo che ha saputo rischiare in prima persona. Ha saputo investire su se stesso ma anche sugli altri. Ha saputo capire il futuro“.

LA RAI Dalla Rai, il direttore generale Mauro Masi parla di Bongiorno come “uomo di spettacolo impareggiabile, pioniere, comunicatore raffinato, professionista esemplare“, mentre il presidente Paolo Garimberti lo ricorda con “il suo marchio: ‘Allegria!‘”.

FIORELLO Ho perso il mio miglior compagno di giochi, era più di un amico. Ora riesco solo a pensare che mi mancherà davvero moltissimo“, si limita a commentare Fiorello, compagno di tante avventure di Mike.

CELENTANOCi mancherai partigiano!… Ma la tua allegria, quella vera, è appena cominciata. E non avrà fine!…“, è l’addio di Adriano Celentano.

RAFFAELLA CARRA’ Incredula Raffaella Carrà: “Non doveva farci questa cosa. Lo aspettavamo su Sky. Era un uomo con entusiasmo pazzesco, stento a crederci“.

COSTANZO Maurizio Costanzo ricorda la sua ultima telefonata con il conduttore: “Mi ha ringraziato della partecipazione a uno speciale che Marzullo e Raiuno gli avevano dedicato. Mi ha detto: ‘sono felice, nella mia carriera non mi era mai capitato un così bell’omaggio“.

MONDAINI Pesca invece nella memoria del passato Sandra Mondaini: “Quando io e Raimondo facevamo teatro e lui conduceva ‘Lascia o raddoppia’, dovevamo aspettare la fine della trasmissione, altrimenti la sale erano vuote perché la gente restava incollata alla tv per guardarlo. Ma eravamo contenti, perché lo guardavamo anche noi“.

GERRY SCOTTI E Gerry Scotti, considerato un po’ il suo erede, conclude commosso: “Non aveva bisogno di diventare senatore: Mike Bongiorno è Mike Bongiorno“.