Financial Times: L’Aquila città simbolo della paralisi dell’Italia
«L’Aquila è il simbolo estremo della grande stagnazione dell’Italia»: così scrive il Financial Time, dedicando un’intera pagina alle sorti della città e al blocco della ricostruzione post terremoto.
Il quotidiano finanziario scrive di «una città distrutta e abbandonata che incarna la disperazione di una nazione paralizzata dalla politica e dal torpore economico» e che è simbolo di una «crisi di leadership politica ed economica di cui la classe politica ne è l’espressione».
Ma a dirlo non è soltanto il quotidiano britannico, bensì gli stessi abitanti del Capoluogo; ad esempio l’83enne Aldo Di Bitonto, la cui abitazione è stata rasa al suolo del terremoto, ha detto al FT: “Siamo nelle mani di politici incompetenti, arroganti e presuntuosi. La destra parla male della sinistra, la sinistra parla male della destra e noi siamo in mezzo, come sardine schiacciate“, dice Di Bitonto (fonte: ArticoloTre)
«Nonostante lo sfogo di dolore e di promesse – prosegue il giornalista Guy Dinmore del FT -, le strette di mano da parte dei leader nazionali, L’Aquila è diventata un monumento alla paralisi economica e politica in Italia. Piccole aziende edili hanno vinto gare per la ricostruzione, hanno iniziato i lavori e poi sono fallite quando lo Stato non è riuscito a pagarle – uno schema che si ripete in tutto il paese, con la Pubblica amministrazione che deve 100 miliardi di eurodi arretrati al settore privato».
“L’Italia riuscirà a sopravvivere? Probabilmente no“, dice Pepper Culpepper, professore di scienze politiche presso la European University Institute di Firenze, “Lo stato è paralizzato e i partiti politici sono in caduta libera. Nessun sistema politico, anche sotto le pressioni internazionali, è capace di cambiare lo stato delle cose.”
In conclusione, l’Italia continua a far parlare di sé fuori dal territorio nazionale ma, come spesso accade (purtroppo!), lo fa in senso negativo.
N.b.: L’articolo pubblicato è consultabile sul sito del Financial Times, previa registrazione (anche gratuita).
Il Messaggero – L’Aquila a 4 anni dal terremoto