Kodak in bancarotta: richiesta istanza di fallimento
Eastman Kodak, pioniere della pellicola fotografica che ha regalato al mondo le prime foto della luna, ha presentato istanza di fallimento.
La società ultracentenaria si è affacciata al nuovo millennio ma ha perso il suo appuntamento più importante: quello con il cambiamento tecnologico e il passaggio al digitale. Kodak, che non registra profitti dal 2007, aveva recentemente cercato di ristrutturarsi, adottando una strategia di diversificazione.
La caduta di Kodak, una notizia che non sorprende ma che tocca soprattutto i nostalgici e gli appassionati della macchina fotografica a pellicola, è iniziata negli anni ’80.
Come riporta LaStampa.it “il paradosso sta nel fatto che la società ha saputo anche creare la prima fotocamera digitale, senza tuttavia riuscire ad imporsi sulla relativa fetta di mercato.” Kodak non ha saputo cogliere la sfida (e l’opportunità) della svolta digitale. Un ritardo, e un gap, che Kodak non ha mai saputo recuperare e colmare.
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“Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto” è lo slogan col quale George Eastman, fondatore della Kodak promosse nel 1888 la prima fotocamera destinata ad essere usata anche da non professionisti.
Da allora la Eastman Kodak Company ha tracciato la strada per rendere la fotografia più semplice, utile e piacevole. Lo stesso Eastman spiega l’origine del nome: “la chiamai “Kodak” perché era un nome breve, vigoroso, facile da pronunciare e, per soddisfare le leggi sui marchi depositati, non significava nulla“.
Alla fine del 2011, a causa dell’esaurimento di liquidità a sua disposizione, la società viene considerata a forte rischio di bancarotta, prospettiva effettivamente concretizzatasi il 19 gennaio 2012, con la richiesta dell’amministrazione controllata.