Trailer a pagamento: la SIAE risponde a Punto Informatico
Stefania Ercolani, direttore dell’Ufficio Multimedialità della SIAE, chiarisce con Punto Informatico alcune delle questioni circa le licenze richieste ai siti per la musica dei trailer: salvi i link ma non le pagine dei social network, se utilizzate con fini commerciali.
Anche se in altre occasioni SIAE ha detto di voler monitorare anche i social network, la distinzione significativa è piuttosto quella tra pagine commerciali e quelle di utenti privati che hanno un profilo o un sito senza scopo di lucro.
Scrive Punto Informatico: «Vietato parlare a SIAE di trailer come pubblicità, anzi, dal momento che, ribadisce in più occasioni, l’unica cosa che conta è se la musica in esso contenuta venga utilizzata in maniera nuova e diversa, intendendo per nuova e diversa qualsiasi tipo di sua distribuzione diverso da quello originale, anche se per il medesimo scopo di promozione: “La musica è soggetta a logorio più si utilizza più bisogna corrispondere il dovuto importo agli autori”.»
I siti che incastonano i trailer nelle proprie pagine generano con essi tanti e tali introiti pubblicitari da potersi permettere il pagamento della licenza richiesta senza compromettere la circolazione del trailer: Ercolani ha anticipato che si chiederanno 1800 euro l’anno, ma che vi sarà una “sorta di sconto d’introduzione“, e che prossimamente SIAE fornirà prezzi e ore totali di trailer che “potranno essere inserite o inglobate” all’interno dei siti commerciali (per il momento sono 10 ore ma si sta valutando la possibilità di aumentarle). Possibile, invece, il link diretto, che Ercolani dice “non generare responsabilità in quanto il contenuto non va ad arricchire la pagina“.
In sintesi se in qualche modo si diffonde un trailer e se ne trae un guadagno… bisogna pagare!