SIAE e i trailer a pagamento: arrivata la conferma!
Giorni fa la SIAE e l’Agis hanno avvisato diversi siti cinematografici di quanto segue: “ogni sito web che pubblica trailer è tenuto alla sottoscrizione di una licenza SIAE che impone il pagamento di 450 Euro a trimestre per la pubblicazione di un massimo di trenta trailer.”
Dopo le diverse segnalazioni e reazioni di importanti siti (FantasyMagazine, Horror.it, Fantascienza.com e, oggi, anche LegaNerd, tanto per citarne alcuni) ecco arrivare il comunicato ufficiale della stessa SIAE che conferma tale pagamento:
La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare.
Ricordiamo brevemente il contesto. preiswert ivert In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet.
I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. È una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale.
La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. ivermectina para piojos en gallinas Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. ivermectin ? L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento.
La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge.
La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.
Roma, 27 ottobre 2011
Nell’articolo pubblicato oggi da Punto Informatico è possibile leggere le risposte di Stefania Ercolani, direttore dell’Ufficio Multimedialità della SIAE, che cerca di chiarire alcuni dei punti della vicenda rispondendo ad alcune delle domande poste da PI.
“Secondo la SIAE – riporta WebNews – attorno ai trailer si sarebbe costruito un vero e proprio mercato e per questo motivo occorre redistribuire la ricchezza relativa con chi ha contribuito alla creazione di tali proprietà intellettuali mettendo a disposizione la propria creatività, le proprie musiche e le proprie produzioni sotto copyright.“
A me sembra solo una applicazione pedante di una legge obsoleta, creata quando non esisteva il web.
Esiste un detto che dice “Se non puoi combattere i tuoi nemici, alleati con loro. Il famoso mercato a cui accenna la siae, sappiamo bene che è dato dalla pubblicità che i film ricevono praticamente gratis. Un trailer su youtube lo devi andare a vedere su youtube, un trailer su 1000 siti invece ha una visibilità almeno 1000 volte superiore, quindi 1000 potenziali spettatori al cinema in più. Inoltre i siti commentano anche il trailer aggiungendo informazioni, cosa che su youtube è limitato allo spazio “descrizione” dove spesso trovi solo la data di uscita, la produzione, il cast e niente più.
Allora, sempre tornato al detto sopra, alleati con i nemici, i siti ora si alleeranno con la siae, snobbando PER SEMPRE tutti i trailer, video e qualunque cosa possa aiutare il film ad essere visto nelle sale.
E non solo: anche i trailer contenuti nei banner pubblicitari andranno a farsi benedire.
Gabella tra l’altro che viene proposta per tutelare il diritto d’autore, ma ho letto in giro che la redistribuzione è generica, ho letto su wikipedia che il 65% degl autori iscritti alla sia non ottiene diritti atti a compensare la spesa. Quindi tutelare il diritto d’autore di chi?