Grazie a “Cuore di Bimbi” già salvati 200 bambini cardiopatici africani e asiatici
Milano, 26 marzo 2009. Oltre 200 bambini operati in meno di quattro anni. Migliaia quelli visitati per fare una diagnosi o verificare gli esiti degli interventi. Sono questi i risultati dell’iniziativa “Cuore di bimbi”, promossa dalla Fondazione “aiutare i bambini” per salvare la vita di tanti piccoli africani e asiatici gravemente cardiopatici. E l’obiettivo per i prossimi tre anni è quello di realizzare almeno altri 250 interventi. Tutto ciò è stato e sarà possibile grazie all’operato di medici e ospedali italiani, e al sostegno di tanti donatori privati.
“Si stima che nel mondo ogni anno nascano 600.000 bambini affetti da malattie del cuore” – dichiara Goffredo Modena, fondatore e presidente di “aiutare i bambini”. E continua: “Per 500.000 di loro le speranze di sopravvivere sono molto basse, perché nei Paesi in cui vivono mancano le strutture, le apparecchiature e le professionalità necessarie per intervenire. Un bisogno quindi molto ampio e diffuso: per questo abbiamo deciso di garantire un impegno duraturo da parte nostra”.
Con la campagna “Cuore di bimbi” vengono finanziati progetti di due tipi. Da un lato le missioni all’estero di equipe specializzate di medici e cardiochirurghi italiani che come volontari operano i bambini malati sul posto, in collaborazione con medici e ospedali locali. Quando invece le strutture ospedaliere nei Paesi di provenienza sono troppo carenti, gli interventi vengono realizzati in Italia grazie alla collaborazione di alcuni ospedali (a Bologna, Rimini e San Donato Milanese).