PresaDiretta su la (non) ricostruzione a L’Aquila: l’intera puntata!
A distanza di quasi un anno da quel “lontano” 6 aprile, il programma di Riccardo Iacona ritorna sul posto per vedere cosa è stato fatto per quanto riguarda la ricostruzione de L’Aquila.
Tratto da Pollicino, ecco una piccola sintesi della puntata di ieri:
Si comincia con quelli come Piscicelli che hanno riso quella tremenda notte del 6 aprile 2009. Piscicelli dice che all’Aquila lui non c’è proprio entrato.
Presa diretta è stato ad ottobre a L’Aquila nel centro storico immobile e muto come dopo il terremoto.
La mancanza di un’ordinanza per il centro storico impedisce i lavori di messa in sicurezza e di ricostruzione dello stesso centro storico. Senza commercio la città dell’Aquila muore, così commercianti e piccole imprese non lavorano più all’Aquila.
Ecco le case consegnate da Berlusconi, una signora dice molto chiaramente che si sente spaesata in una casa nuova completamente fuori dal suo contesto, dalla sua città. Hanno avuto tutto e tutti in maniera uguale, la Signora dice è una clinica… Iacona le dice che gli italiani ascoltandola diranno che è ingrata, ma la comprende e possiamo capire che cosa voglia dire, è stata fortunata ma la sua vita nonesiste più, non conosce chi ha accanto, non c’è più il suo quartiere, i negozi, la gente dell’Aquila.
Il progetto Case ha fatto sì che non si puntasse su strutture leggere, ma questo ha significato per molti aspettare più tempo nelle tende. Le new town sono costate molto di più del normale, presumibilmente per le spese di urbanizzazione, diventeranno case del comune da gestire anche con la manutenzione, ma sopratutto ci saranno 17.000 persone a cui offrire dei servizi nuovi con costi non calcolati. Ecco invece le casette in legno perfettamente funzionali che consentono in tre mesi di dare una risposta a chi era in tenda, a soli 1.100 euro a metro quadro contro i 2500-2700 del progetto Case. Fatto non trascurabile hanno permesso alla gente di Onna di rimanere insieme a poca distanza dal loro territorio.
Sulla costa ci sono le famiglie che attendono una casa per tornare all’Aquila, famiglie separate dalla disgrazia e dai ritardi, sembrano deportati, completamente spaesati e sfiduciati. Proprio oggi un’altra manifestazione nel centro dell’Aquila, per protestare contro i ritardi della ricostruzione del centro storico, si è scagliata contro una troupe del Tg1, perchè non raccontano la verità sull’Aquila. La giornalista Maria Luisa Busi ha dichiarato: “Capisco la situazione e capisco gli aquilani. Posso dire che io sono qui per fare il mio lavoro onestamente e non posso rispondere dell’informazione a livello generale che il Tg1 ha fatto dopo il terremoto. Posso solo dire che quello che ho visto all’Aquila in questi giorni con i miei occhi, è molto più grave di come talvolta è stato rappresentato: migliaia di persone sono ancora in albergo, le case non bastano e la ricostruzione non è partita“.
Di seguito l’intera puntata di PresaDiretta, pubblicata su YouTube.
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